Civita di Bagnoregio è un luogo magico e fuori dal tempo, soprannominato dallo scrittore Bonaventura Tecchi la città che muore: questa espressione è entrata nell’uso comune e viene riportata anche sui cartelli stradali. Il borgo di Civita sorge nel cuore della Valle dei Calanchi, a est del celebre lago di Bolsena e tra le valli del torrente Chiaro e del torrente Torbido; situata su un colle di tufo, che viene progressivamente eroso dagli agenti atmosferici, Civita è famosa per i suoi panorami mozzafiato.
A caratterizzare il paesaggio sono i calanchi, rocce argillose che si estendono per diversi chilometri e presentano una copertura vegetale povera. Civita di Bagnoregio può essere raggiunta esclusivamente a piedi: l’assenza di mezzi di trasporto rende il borgo molto silenzioso e contribuisce a creare un’atmosfera irreale e incantevole. Per consentire ai cittadini e ai turisti di visitare questo piccolo centro del viterbese, è stato costruito un ponte di cemento armato; nonostante non brilli per la sua estetica ricercata, il ponte è assolutamente funzionale e permette di raggiungere facilmente Civita.
Nel borgo non mancano attività commerciali e strutture ricettive, come bar, ristoranti e bed&breakfast; i viaggiatori, perciò, possono alloggiare sia a Bagnoregio, situata a un solo chilometro di distanza, sia a Civita: questa seconda soluzione consente di godersi pienamente il soggiorno nella Tuscia.
Civita di Bagnoregio e i suoi panorami mozzafiato
Una delle caratteristiche più affascinanti di Civita di Bagnoregio è il contrasto tra il rosso del tufo e il bianco delle argille che formano i calanchi; accanto all’aspetto visivo, di immediato impatto, bisogna considerare le particolari vicende che hanno interessato questa località. Una serie di eventi distruttivi, infatti, hanno portato al progressivo abbandono del borgo da parte degli abitanti; ricerche approfondite hanno ricostruito i momenti in cui sono avvenuti i crolli più devastanti.
Uno di questi è avvenuto a metà del XV secolo, mentre il secondo corrisponde al violento terremoto del 1738. Le pareti perimetrali si stanno sgretolando con una velocità di circa sette centimetri all’anno e la strada che conduce a Civita, dalla metà del 1800 a oggi, si è abbassata di ben 25 metri: la città, perciò, appare quasi in bilico sui calanchi e questo fenomeno quasi surreale riesce a colpire chiunque visiti la zona di Viterbo.
Cosa visitare a Civita di Bagnoregio
I viaggiatori che si avventurano sulla rupe di Civita di Bagnoregio possono ammirare un panorama incantevole; da questa altura, infatti, si osservano i ponticelli, formazioni naturali di argilla che testimoniano il processo erosivo in corso ormai da migliaia di anni. Addentrandosi nel borgo, invece, si possono ammirare le case medievali con i profferli, scale esterne tipiche dell’architettura viterbese; le abitazioni sono disposte in maniera irregolare e attraversate da piazzette e vicoli.
Da non perdere una visita a Palazzo Alemanni e alla Chiesa romanica di San Donato, all’interno della quale è custodito un crocifisso fiammingo. Il borgo è accessibile anche alle famiglie con bambini; gli unici aspetti da tenere in considerazione sono la distanza del parcheggio, situato comunque a poche centinaia di metri dal ponte, e la difficoltà di accedere in alcuni punti con il passeggino. Al di là di ciò, Civita di Bagnoreggio rappresenta il luogo perfetto per una gita in famiglia tra lunghe passeggiate e curiose scoperte.