La Tuscia oltre i confini.

 

T

Terra di Tuscia: qui ovunque è presente l’eco degli Etruschi, popolo straordinario che a Tarquinia ha espresso al meglio il proprio culto per la bellezza e la gioia di vivere.
La sagoma del Palazzo Papale, scenario di vicende storiche avvincenti, domina la città di Viterbo, nel suggestivo quartiere medievale.

Al termine di una passeggiata curiosando tra botteghe artigiane, laboratori di artisti e frantoi, sarà bello immergersi nelle acque termali dal grande potere curativo.
A seguire, l’armonia e i fasti del Rinascimento rivivranno nell’equilibrio delle ville e i giardini dei dintorni.
La cultura del benessere e del buon cibo, eredità degli Etruschi, è il fil rouge della nostra ospitalità.

… la destinazione del viaggio è la Tuscia e la sua capitale: la città di Viterbo.

V

Viterbo ha vissuto il periodo di maggiore splendore nel medioevo e, in particolare, nel XIII secolo quando la città arrivò ad ospitare addirittura la sede pontificia per ventiquattro anni, trasferimento che segnò l’inizio del periodo detto del “papato itinerante” che troverà termine col ritorno da Avignone circa un secolo dopo.
In quel periodo la città visse una stagione politica da protagonista in Europa con la presenza di figure quali, oltre ai numerosi papi, i membri della famiglia imperiale Hohenstaufen (tra cui Corradino di Svevia), il principe Enrico di Cornovaglia nipote del re d’Inghilterra e Carlo d’Angiò.

La Tuscia e Viterbo sono anche la terra dove famiglie nobili e cardinali hanno costruito nel Rinascimento palazzi e ville di incredibile bellezza; anche in epoca rinascimentale Viterbo ospitò grandi artisti ed architetti (da Borromini a Michelangelo, da Vignola a Donati, da Vasari a Sangallo) oltre a personaggi influenti come Egidio Antonini (generale degli agostiniani nel 1517, anno in cui l’agostiniano Lutero affisse le tesi di Wittenberg dando inizio alla Riforma protestante), Vittoria Colonna o Reginald Pole (cardinale imparentato con la famiglia reale inglese e protagonista di una tentata mediazione tra la chiesa cattolica ed il movimento riformatore nota con il nome di Ecclesia Viterbiensis).