Calanchi e Valle del Tevere comprendono tanti piccoli centri della provincia di Viterbo e offrono ai visitatori uno spettacolo unico. Queste due splendide valli, perciò, devono essere considerate una tappa obbligata per chiunque visiti il viterbese.

I calanchi

La Valle dei Calanchi si trova su un territorio vulcanico e costantemente battuto da piogge e venti; a causa di questi fenomeni atmosferici, le rocce argillose vengono erose e prendono la forma di creste affilate. Il paesaggio dei calanchi è molto suggestivo e durante il giorno si tinge di sfumature diverse, a seconda della luminosità. La valle, inoltre, è dominata dai complessi vulcanici dell’apparato vulsino: l’attività esplosiva di questi vulcani ha portato al deposito di materiali che si sono pian piano stratificati. Queste particolari formazioni possono essere osservate raggiungendo la rupe di Civita di Bagnoregio, la famosa “città che muore”: l’erosione, infatti, sta progressivamente sgretolando la collina sulla quale sorge questa località.

Gli amanti della natura possono ammirare, alla base dei calanchi, diversi arbusti come il rovo, la rosa canina, il biancospino e la ginestra; nelle aree pianeggianti, al tempo stesso, non mancano alberi come la roverella, il cerro e il castagno. Questo trionfo di colori si staglia su un paesaggio arido ma altrettanto affascinante, come quello dei calanchi. Questa zona è famosa anche per la sua ricca fauna: chi visita la valle, infatti, può avere la fortuna di avvistare volpi, ricci, donnole, istrici e molti altri animali, tra cui la lepre italica, ormai in via d’estinzione. Tantissimi anche gli uccelli, come la civetta, l’allocco, il gufo, il barbagianni, il picchio verde e il martin pescatore; le acque, infine, sono abitate dalla salamandra pezzata e dal tritone crestato, un pesce piuttosto raro.

La valle del Tevere

La Valle del Tevere è costellata da luoghi di interesse che meritano di essere raggiunti. Primo tra tutti la riserva naturale del Monte Soratte, un rilievo che raggiunge quasi i 700 metri sul livello del mare. La cima del Monte Soratte può essere raggiunta seguendo una serie di sentieri; una volta arrivati a destinazione, ci si trova di fronte all’eremo di San Silvestro, una costruzione del VI secolo che ha preso il posto dell’antico tempio di Apollo. Da non perdere anche il piccolo paese di Sant’Oreste, situato a 400 metri di altezza, proprio su una delle cime del Soratte.

Meritano una sosta anche altre località della Valle del Tevere, dal borgo di Bassano in Teverina, celebre per il suo Presepe vivente, alla città di Orte. Molto particolare è la visita di Orte “sotterranea”: i cunicoli dell’acquedotto pre-romano, i pozzi ricavati dal basamento in tufo, le colombaie scavate nella parete che dà sulla Valle del Tevere. I visitatori che si addentrano nella valle alla scoperta di tutti i luoghi più interessanti possono scoprire un mondo ricco di tradizioni e folklore. Dalle [strong]bellezze naturali[/strong] alle [strong]testimonianze storiche[/strong], non mancano occasioni di scoperta in grado di soddisfare qualsiasi aspettativa. A questo proposito, vale la pena di citare i prodotti tipici che possono essere assaggiati in questa zona, dal vino all’olio di oliva: un vero e proprio fiore all’occhiello di questo luogo assolutamente incantevole.